Inclusione è seminare spazi in cui ognuno
possa fiorire con il proprio colore,
sapendo che il giardino è più bello
quando ogni voce trova il suo posto nel vento.
Inclusione è la storia di un ponte costruito da mani diverse,
una tavola apparecchiata per chi arriva in silenzio,
un invito che non chiede passaporti dell’anima.
È il gesto semplice di fare spazio,
di spostare una sedia, ampliare un pensiero,
spegnere i pregiudizi e accendere la curiosità.
Inclusione è ascoltare il mondo
con orecchie nuove,
scoprire che ogni voce ha un ritmo suo
e che proprio in quella varietà
nasce una musica più ricca,
un coro che non teme stonature
perché ogni nota ha un senso.
Inclusione è il passo lento che aspetta chi arriva dopo,
il coraggio di ascoltare ciò che è diverso,
la gioia di scoprire che nessuno è davvero solo.
È imparare che l’altro
non è un ospite da tollerare
ma un compagno di viaggio
che porta strade che non conosciamo,
domande che ci fanno crescere,
sogni che ci allargano lo sguardo.
Inclusione è riconoscere il valore
di chi procede piano,
di chi si esprime con gesti,
di chi pensa in modo diverso,
di chi viene da lontano
e di chi cerca ancora il proprio posto.
È costruire insieme luoghi
in cui l’errore non sia una colpa
ma un’opportunità di imparare,
in cui la fragilità non sia nascosta
ma accolta come parte della nostra umanità.
E così, lentamente,
come la luce che filtra attraverso una finestra aperta,
l’inclusione diventa un modo di vivere:
un respiro condiviso,
un cammino che non lascia indietro nessuno,
un futuro che si costruisce insieme,
un giardino in cui ogni creatura
può fiorire con il proprio, unico splendore.
Inclusione è come una coppia…
che impara a conoscersi ogni giorno,
a camminare affiancata senza calpestarsi,
a parlare con sincerità
e ad ascoltare anche i silenzi.
È come due mani che si cercano
non per possedere,
ma per sostenersi,
per dire “sono qui, puoi contare su di me”.
Inclusione è come una coppia… che cresce insieme:
che litiga e si chiarisce,
che scopre punti di vista nuovi,
che accoglie fragilità e differenze
come parte di un cammino condiviso.
È come due voci che imparano l’armonia:
non sempre perfetta, non sempre facile,
ma vera, viva, capace di creare
un ritmo che appartiene a entrambi.
Inclusione è come una coppia che sa
che nessuno è completo da solo,
e che la bellezza nasce
quando ci si sceglie con rispetto,
si costruisce con cura,
e si lascia spazio perché l’altro possa essere sé stesso.